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Ciclomercato Sardo ( parte 1 )

Nuove strategie in atto nella Categoria Master

Si è appena conclusa la stagione 2019 e già da tempo circolano comunicati e info su quello che potrebbe essere il nuovo assetto dei Team 2020.

Diverse le novità in primis quella sul calendario gare che dovrebbe raggiungere un numero elevato e consistente di gare. Prima gara stagionale prevista per il 29 febbraio a Quartu Sant'Elena.

Tra le novità n evidenza sono innanzitutto da citare la chiusura del Team Nencini Sport Progetto Sardegna nato nel 2015 con un percorso a termine e dopo 5 anni ha concluso il suo "mandato" creando un nuovo modo di fare organizzazione sportiva e lanciando direttamente e indirettamente tanti giovani. L'eredità del Team non sarà sicuramente perso considerando l'esperienza e la serietà dei componenti dirigenziali.

Donori Bike Team: La squadra ha cambiato nome modificando la dicitura Donori MTB e creando in pochi mesi un Team strada, mtb ed escursionistico di rilievo molto interessante. La concentrazione maggiore sembra essere nel settore strada dove al rientro in squadra di Federico Mannai e Alvise Montisci (ex Karel) si aggiungono i seguenti atleti: Antonio Marongiu, Marcello Caboni e Federico Argiolas ( in arrivo dalla Sardinia Bike School) Angelo Olla (Aio') Emiliano Murtas (Spakkaruote), Cristian Melis (Sa Vida Noa) Alessandro Porcu (Nencini). Altri atleti sono in arrivo di cui daremo informazioni più avanti. La squadra sarà affiliata alla FCI.

Aio' Cycling: Il Team 2020 nasce dalla costola della vecchia squadra 2019. Nuovo direttivo e nuovi obbiettivi per la squadra sponsorizzata dalla Aio' by Treeface. La squadra come conseguenza quasi naturale dalla sponsorizzazione dello scorso anno ha rilevato quasi completamente il parco atleti della Nencini Sport. Saranno operativi i seguenti atleti: Pietro Pitzanti, Roberto Usai, Enrico Corona, Alessandro Moi, Alessandro Serra, Federico Pisu, Luigi Piseddu, Michele Porcu, Alessandro Taddeo, Andrea Milia, Sandro Bada, Walter Trebini, Alessandra Quadrivio, Maurizio Caredda, Roberto Ambu, Giuseppe Lai. In arrivo anche il giovane Alessandro Farci. Faranno parte del team anche Massimo Etzi, Alex Cossu, Cristian Quesada, Salvatore Bodano, Andrea Costanzo. Confermati Giuliano Sanna e Angelo Willy Lillu. Team Csain.

Asd Cannedu Ittiri Antonio Manca: Il Team di Ittiri dopo l'ottima stagione appena trascorsa sta pensando a un 2020 ad altissimo livello. In arrivo Filippo Capone, ottimo ex U23 ad un soffio dal professionismo, dopo un anno di stop agonistico (obbligatorio) si ripresenta alle corse amatoriali innanzitutto per divertirsi ma siamo sicuri che la sua zampata sarà data in tutte le gare selettive e di un certo rilievo. In arrivo anche Salvatore Serra. In partenza Salvatore Simula che andrà ad affiancare Andrea Pisanu nella Ciclo Club Antonio Manca Ittiri. Confermati Massimo Pintori e Gian Mario Contene che saranno i fari della squadra. Team FCI

Ciclo Club Antonio Manca Ittiri: Confermato Andrea Pisanu ed Emiliano Aragona. In Arrivo Salvatore Simula. Team FCI

Ricambi 2000: Uno degli "acquisti" più importanti li porta a segno il team dei fratelli Solla. In arrivo Luca Pillai (extreme bike) ottimo scalatore e Campione Italiano di Categoria. In partenza alla SC Cagliari il veterano Simone Seguro. Il resto del Team viene confermato come lo scorso anno. Team FCI

Sa Vida Noa: In partenza Cristin Melis alla Donori Bike Team confermati gli atleti dello scorso anno con in testa Massimiliano Cadelano. Team FCI.

Technobike: Confermato il team 2019 con in testa il plurivittorioso del 2019 Eros Piras che avrà in Omar Vargiu, Roberto Murgia, Pierpaolo Porcu, Alberto Tocco e Samuele Sale un gruppo che non ha bisogno di presentazioni. Ancora incerta la presenza di Maurizio Bottero.

Fine Prima Parte


NASCE LA NUOVA U.C.PISTOIESE-LA VILLA - NELLO BASSO PRESENTE NEL TEAM U23

COMUNICATO STAMPA:  (PISTOIA) Dopo voci anche contrastanti sull'allestimento o meno della squadra, è arrivata la conferma ufficiale che l'Unione Ciclistica Pistoiese (l'anno prossimo saranno 90 anni dalla fondazione avvenuta nel 1930) sarà regolarmente al via della stagione 2020 con una serie di novità. Intanto grazie all'apporto e collaborazione con Mauro Padovan l'abbinamento con il bar La Villa, noto locale di Radda in Chianti in Provincia di Siena. Novità anche per l'organico della squadra con solo tre riconfermati e sei nuovi arrivi, in attesa del decimo atleta per il quale si sta adoperando Andrea Panconi, dirigente di riferimento da sempre della Pistoiese.

Nuovo direttore sportivo Alfredo Luddi, che dopo i tanti anni trascorsi in ammiraglia con la Maltinti Lampadari Banca Cambiano di Empoli, e l'ultima stagione su quella della Pitti Shoes Tripetetolo, ha deciso di seguire Padovan in questa nuova esperienza.

Luddi avrà la collaborazione di un giovane, l'ex corridore Nicola Campigli.

E veniamo dunque alla squadra della Pistoiese-La Villa. I riconfermati sono il colombiano David Camargo e Marco Boncristiani al secondo anno tra gli Under, e Pietro Bellomo che invece sarà alla seconda stagione da élite. I nuovi della formazione sono gli under 23 Michael Cerri e Francesco Ligato, tandem proveniente dalla Pol. Tripetetolo, il palermitano Giampiero La Placa, il sardo Nello Basso e Matteo Moroni, tutti al debutto in categoria con il nuovo anno. Infine lo straniero della formazione pistoiese-senese, sarà il bulgaro Preslav Balabamov, anche lui al primo anno tra gli under 23. In tutto 9 corridori in attesa che Andrea Panconi concluda positivamente i contatti intrapresi con un decimo atleta. Il debutto stagionale della squadra è fissato per il 22 febbraio con la classica Firenze-Empoli

Comunicato Stampa tratto da ciclismoblog


Nuovo inizio per la D'Amico, ecco la Area Zero VVF: nella rosa conferma per Orlando Pitzanti

Arrivano i dettagli della grossa operazione creata dalla D'Amico UM Tools e il Team Velo val Fontanabuona.  La formazione Professionistica marchigiana si è unita con il Team Velo val Fontanabuona, squadra ligure presente tra i dilettanti e affiliato al Team Cinelli. La denominazione per la stagione 2020 del Team sarà D'Amico UM Tools Area Zero VVF e sarà diretto in ammiraglia da Massimo Codol, Alberto Conti  e Luciano Gori, con Ivan De Paolis che guiderà la pattuglia come team manager. Tra i promotori di questa unione abbiamo Roberto Portunato grande esperto e appassionato di ciclismo.

Per quanto riguarda l'organico, dalla D'Amico UM Tools risultano confermati e con un contratto già firmato  i soli Ivan Martinelli e Orlando Pitzanti. Dal Team Cinelli si aggiungono invece Valter Ghigino, già stagista con la D'Amico nei mesi scorsi, e Daniel Nastasi. Sono al momento otto gli altri ingaggi, il più noto dei quali risponde al nome di Luca Raggio, scalatore visto nell'ultimo biennio alla Neri Sottoli.

L'altro atleta  con esperienza a livello UCI è Nicholas Rinaldi, proveniente dalla Iseo Serrature. Completano l'organico  Nicholas Nesi (Work Service), il biker Marco Pavan e tre ex juniores come Guido Draghi, l'ucraino Maksym Bilyi e lo svizzero Nicolò De Lisi.

fonte: cicloweb



Fabio Aru: "Volevo il Tour per riscattarmi. Ora farò più gare"

Fabio Aru sta cercando di uscire da un periodo molto difficile. Il ritiro al Giro d'Italia ha segnato il morale del Cavaliere dei Quattro Mori che ha raccontato i vari retroscena in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "Nell'ultima parte del Giro mi sono sentito completamente vuoto, gonfio, senza forze. Gonfio a livello di ritenzione idrica. Non sono mai stato bene. Le sensazioni non erano quelle dei giorni migliori nemmeno sull'Etna: in questi anni, la mia caratteristica è stata quella di non mollare mai, si fa fatica sì, ma speri che sia passeggera.E invece sono stato sempre peggio, e per me il Giro è diventato un calvario. Quando il fisico non funziona bene, puoi metterci tutta la testa che hai, ma non vai avanti. La testa mi ha portato alla 19esima tappa, perché le condizioni in cui ero mi avrebbero fatto fermare prima. Avevo un'ora di autonomia". 

Il capitano della UAE Emirates spiega anche nei dettagli cos'è successo durante la corsa a tappe di tre settimane: "Quando sono tornato a casa, ho fatto uno screening medico completo e trovatoun'intolleranza al glutine e alla caseina, presente nei latticini e non solo. Già tre anni fa avevo scoperto questa sofferenza per il glutine, ma non ero andato a fondo, o forse tutti gli anni non sono uguali. Non è celiachia, ma quando non stai bene, quando il fisico è sotto sforzo e c'è anche molta tensione, non assorbo bene pasta e carboidrati. Il glutine c'è anche nei gel o nelle maltodestrine, per esempio. Ora ogni quindici giorni rifaccio gli esami. Ho limitato le quantità di pasta e carboidrati, ho eliminato i latticini e, da quanto sto sperimentando in questi giorni, mi sento più leggero, più fluido in bici. Ma non è stata solo questa la causa della mia prestazione. In tutta la primavera non mi sono mai sentito bene, ho sempre inseguito la condizione e questo mi ha portato a strafare. Se non stai bene fisicamente, pensi che ti manchi qualcosa e che se fai sei ore di bici invece che 4 sia meglio. Pensi che un ritiro in quota in più sia meglio. Ho sempre avuto un rendimento altalenante".

Dopo la debacle maturata alla Corsa Rosa, il sardo aveva meditato l'idea di correre il Tour de France: "E' stata un'ipotesi molto seria, che abbiamo preso in considerazione. Avevo una grandissima voglia di riscattarmi subito per chiudere questa parentesi non bella. Non poteva essere quella sofferente del Giro la mia immagine per i tifosi. Volevo andare al Tour, avevo voglia di riprendermi e riscattarmi, ma è stata presa una decisione saggia. Sono uscito dal Giro in condizioni fisiche disastrose: meglio riposare, resettare tutto e ripartire per il finale. Il 2018 non è finito: Vuelta, Mondiale, classiche italiane, Lombardia. Posso dimostrare ancora chi sono".

Fabio Aru ha definito anche il programma delle prossime gare: "Riparto dal Giro di Vallonia in Belgio, dal 28 luglio al 1° agosto. Una gara utile, con strappi e salitelle. Poi il Giro di Polonia, prima della Vuelta. Mi dispiace non correre il Tricolore sabato a Darfo: con questa maglia ho vissuto un anno di emozioni, ma l'Italiano è una gara speciale e va onorato".

Il quasi 28enne cambierà anche la preparazione: "Fare sempre le stesse cose è sbagliato, non posso ripetere gli errori del passato. Ho fatto tanta altura, tre ritiri. Troppi e mi portavano a strafare, ad allenarmi sempre più. Ho fatto altura su altura perché cercavo qualcosa che invece non è venuto. Questo lavoro mi ha demolito e il fisico mi ha chiesto il conto: sono arrivato al Giro quasi finito, fisicamente stressato. Con la squadra abbiamo deciso di restare a casa per allenarmi e di inserire una corsa in più, il Vallonia. Ho capito anch'io che devo correre di più. Non per il risultato, ma per confrontarmi di più con gare anche diverse dalle mie caratteristiche, per sentire di più l'atmosfera della corsa".


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